E così, la Juventus dovrà giocare una partita a porte chiuse come punizione per i cori razzisti che i suoi “tifosi” hanno indirizzato a Mario Balotelli durante la partitona di sabato scorso. La sentenza è stata emessa celermente, così da suturare subito la ferita ed il disonore che il fattaccio ha arrecato all’immagine dello sport . Certo, la Juve ha prontamente fatto ricorso, quindi tecnicamente il discorso non è ancora chiuso. Fossi stato io non l’avrei fatto, ma quando si toccano i soldi spesso i princìpi spariscono. E poi, a quanto ho letto, non puoi neanche giustificarti dicendo “erano i soliti quattro idioti”, perché c’erano larghe porzioni dello stadio che partecipavano ai cori.
Si dice: Ok, vero che gli hanno gridato di tutto, ma a Muntari e Vieira nulla, e Balotelli è una testina di vitello. Magari sarà anche vero: ha 18 anni, è strapieno di soldi e di gnocca, gioca a calcio da Dio, se in queste condizioni avesse anche la testa sulle spalle sarebbe un’eccezione. Crescerà, ma intanto è così, e poi tutti abbiamo il nostro carattere. E cosa c’entra? Invece oggi pure Lapo si è premurato di far sapere che, sì, è indegno quello che gli hanno urlato, ma comunque lui non si comporta bene in campo. Di nuovo, cosa c’entra? E allora perché non gli hanno urlato “testina di vitello” invece di “negro di merda”?
I padroni del vapore, da parte loro, hanno ovviamente aperto l’armadio delle banalità e ne hanno estratto il campionario completo. Nulla di nuovo rispetto a quanto letto e sentito tutte le tante (troppe) volte in cui episodi del genere sono già successi. Moratti, dulcis in fundo, si è indignato. Non ho capito se è lo stesso Moratti che, quando i “tifosi” della sua squadra ricoprirono di fischi e insulti il povero Zoro nella partita contro il Messina, minimizzò la cosa. Deve essere un altro, perché questo ha detto che avrebbe voluto ritirare la squadra dal campo e ha chiesto punizioni esemplari contro la società avversaria, con la quale (casualmente) è in rapporti non proprio idilliaci. Insomma, il solito teatrino, che ormai ha stufato quasi quanto i cori stessi.
Io non posso fare a meno di vedere una correlazione fra la sintomaticità di questo ennesimo episodio ed il naufragio (annunciato) della conferenza ONU sul razzismo: l’evento, che nelle intenzioni avrebbe dovuto esprimere un fermo no al razzismo da parte delle più alte autorità a livello mondiale, demolito a picconate da astensioni, prese di posizioni, dichiarazioni di fuoco, litigi ed accuse incrociate su chi è più razzista. Ma non è che puoi far parlare Ahmadinejad ed aspettarti un discorso buonista: bastava chiedere a Costanzo il motivo per cui per anni ha invitato Sgarbi in televisione…
Ma con questo cosa voglio dire? Sinceramente, non lo so. Ma mi prude constatare che ci vogliono queste cose perché salti fuori quanto siamo stupidi e razzisti, e poi non cambierà nulla, anzi peggiorerà.
La prossima volta che Gentilini farà la sua sparata contro i negri e i terroni sarà di nuovo liquidato come un personaggio colorito, e poi verrà eletto come sempre con percentuali imbarazzanti.
La prossima volta che in spiaggia un venditore ambulante verrà maltrattato la cosa passerà sotto silenzio perché è solo un vu cumprà che fra l’altro rompe pure le balle visto che sono in vacanza.
La prossima volta che arresteranno un albanese od un romeno, per i media sarà automaticamente e certamente colpevole.
E la prossima volta che in uno stadio partirà un buuu all’indirizzo di un ragazzo di colore, ripartirà il solito inconcludente teatrino.
L’unica volta che ho visto qualcosa di davvero diverso, è stato proprio qui a Treviso. Tutta la squadra si era presentata in campo con le facce dipinte di nero, dopo che uno di loro, nigeriano, era stato fischiato dagli stessi “tifosi” di casa. Ecco, questo mi piacerebbe vedere la prossima volta: tutta la Juventus che scende in campo con le facce dipinte di nero, e una maglia con la scritta “E adesso fischiateci tutti”. Le foto finirebbero in tutto il mondo. Altro che Ahmadinejad.
D’accordo su tutto Mauro, io ho solo bloggato le due frasi di Moratti dopo sabato e dopo Messina solo perche’ ne ho le palle piene (si puoi’ dire palle su questo blog?) di vergini ripulite.
Anzi, sai cosa farei, impedirei anche la diretta tv della partita a porte chiuse; solo tre minuti di servizio e bafangulo a tutti (si puo’ dire bafangulo su questo blog?).
Aspetta che cecco.
Allora, palle piene… palle piene… se è correlato al biliardo, in cui un giocatore ha le palle piene e uno le palle a strisce, sì, si può dire.
Poi: bafangulo… bafangulo… Uhm, non lo trovo.
Beh, dai, a prima vista non mi sembra pericoloso. Andata anche questa. 😀
Ciccio, a volte mi sembra sin superfluo dire che son d’accordo con te (e approfitto per appoggiare anche il Giova, così prendo due bloggers con un commentofava), ma in questo caso non posso esimermi..qui non c’entra nulla l’essere tifosi di questa o quella squadra, è che l’ipocrisia ha raggiunto livelli mai visti, specie su quest’argomento.
Moratti ha dimostrato di essere un idiota che non ha ancora capito quando è meglio tacere e mi scappa da ridere pensare che avrebbe ritirato la squadra…mapperpiacere…
Cmq c’è poco da fare, quando seguivo il mio pargolo a calcio in età bimbesca, spesso e volentieri se nell’altra squadra c’era un ragazzino di colore (e ne ho trovati sempre più) i commenti in tribuna da parte dei “genitori” si sprecavano e spesso ho avuto anche da litigare, quindi non mi meraviglio più di tanto…
stammi bene