Sono le undici meno un quarto, Andrea si è addormentato da tre quarti d’ora, io ho appena finito di mettere a posto tutta la casa e mi sono seduto davanti al pc, ed al blog.
E’ curioso come tu non faccia caso più di tanto alle cose che tutti ti dicono, fino al momento in cui tu non ci sbatti il naso e ti rendi conto che, cazzo, sono vere. Un po’ come quando sei adolescente e trovi da dire coi tuoi e poi crescendo ti rendi conto che porcogiuda avevano ragione loro, e un poco ti ci incazzi pure.
In genere la cosa classica che ti dicono tutti è che quando arriva un figlio la prima cosa che sparisce dalla tua casa è il silenzio. Sì sì, pensi, sarà… E poi ti capita, e scopri che il silenzio non c’è più, e lo ritrovi a volte solo a tarda sera, che la televisione diventa solo un complemento d’arredo, oppure che l’unica cosa che puoi guardare è il David Letterman Show, che tanto ci sono i sottotitoli e non ti serve l’audio, che ogni spazio acusticamente vuoto della tua casa è riempito dalle risate, dai pianti e dalle prime parole di tuo figlio, e che anche parlare un attimo con tua moglie diventa un’impresa titanica.
E alla fine ti arrendi, e concludi che se vuoi goderti un poco di silenzio devi sacrificare qualcosa. Sfortunatamente, l’unica cosa sacrificabile che ti rimane è il sonno. Quindi: sono le undici…