…”segreta” nel senso che non ce ne se rende conto fino a che non ci si sbatte il naso. :S
Copio e incollo il testo di una mail che mi ha mandato mia moglie questa settimana, lievemente ritoccata in un paio di punti (perchè la privacy è la privacy). È un giorno più o meno normale nella vita di una mamma che lavora a tempo pieno – perchè oggigiorno un posto a part time non si trova, legge Biagi o non legge Biagi. Con in più l’aggiunta che i figli ogni tanto si ammalano.
Si commenta da solo.
“allora……..
1) sono entrata alle 8.45 perchè ho chiamato [il pediatra] e alla fine, quando mi ha risposto, mi ha detto di portarlo alle 12.00 perchè nel pomeriggio non c’era… ormai non facevo più in tempo ad arrivare in orario alle 8.30
2) sono uscita alle 11.30, sono andata a prenderlo a scuola, l’ho portato [dal pediatra]. Sono entrata alle 12.30, sono uscita alle 13.00, sono arrivata da mia mamma, ho mangiato e sono corsa a scuola per il colloquio individuale (che dovevo fare oggi pomeriggio alle 15.45 ma per il problema del pediatra avrei dovuto saltare e così abbiamo concordato con la maestra che sarei andata una volta uscita dal pediatra). Sono arrivata alle 13.40 ed ho trovato [un’altra mamma] in colloquio con la maestra.
Sono entrata io alle 14.10, sono uscita alle 14.30 e finalmente ho timbrato l’entrata pomeridiana in ufficio alle 14.45.
Adesso faccio il conto delle ore che ho perso.
Per il problema tosse [il pediatra] mi ha dato un mucolitico (no antinfiammatorio) + bustine per difese immunitarie. Gli ha fatto la spirometria da cui è risultato un po’ di chiusura bronchiale per cui per 1 mese devo fargli i “soffi” . […] Stasera andrò a fare la spesa in farmacia…
A casa da scuola domani e venerdì (anche perchè a scuola sta girando l’influenza intestinale). Se stasera passi da tua mamma le chiedi se domani può tenerlo? (i miei hanno già un impegno per domani); venerdì lo tiene mia mamma.
Per ora è tutto…”