Un’altra giornata pesante, come molte altre, forse troppe, ultimamente. Ma è andata pure questa.
Tanti pensieri per la testa, la stanchezza e la voglia di qualcosa di diverso. Sarà questa la crisi di mezza età?
E poi distrattamente noti che proprio lì, nella curva che fai ogni giorno, ogni santissimo giorno, c’è un numero di telefono sotto ad un’immagine. Non ci hai mai fatto caso, ma oggi li guardi, e ti accorgi che stai guardando una possibilità. Remota, folle, realizzabile, non lo sai, ma sai che è una possibilità.
E proprio in quel momento, alla radio parte una canzone. Il suono di un sax ed il ritmo di una batteria ti costringono ad alzare il volume e partono quelle parole che, guarda un po’, sai anche troppo bene a memoria:
“Baby this town rips the bones from your back
it’s a death trap, it’s a suicide rap
we gotta get out while we’re young
‘cause tramps like us, baby, we were born to run”
Come coincidenza sembra davvero perfetta. A meno che uno non creda nei segni…
Ecchime!!!
Non ci posso credere, un blog?!?
Proprio l’altro giorno ho telefonato ad un amico che mi fa “Se ti dico dove sono non ci credi”
– “Finchè non sento lo scroscio penso a qualcos’altro” gli ho detto.
– “No, no, non sono in bagno. Mi sto facendo un regalo per i miei 40 anni…”
– “WOW, grande! un’Harley?”
– “No, un tatuaggio sulla tibia!”
– “…gasp!”
Ragazzi, anzi “ragazzi”, questa è l’età della Grande Verifica a quanto si sente in giro. Qualcosa del tipo “Siamo proprio sicuri che era questo quello che volevo a 10 anni?”
Io volevo fare l’astronauta…
Ciao Ragazzo Fortunato
Py
I casi sono due: o comincio a girare nel tuo quartiere alla ricerca di questo cartello per capire cosa ti sta frullando per la testolina o ci racconti tu direttamente cosa vorresti cambiare e di cosa sei stanco…. voglia di cambiare lavoro?… voglia di evasione temporanea?… stanco della solita città?… dai, dai, racconta!
Ecco, oggi 8 aprile è uno di quei giorni in cui si tirano le somme e ho voglia di condividere qualche pensiero anche con te, mio coetaneo.
Finora ho realizzato più di un desiderio:
ho desiderato trovare un lavoro e l’ho trovato
ho desiderato trovare “l’uomo della mia vita” e l’ho trovato
ho desiderato che quest’uomo mi chiedesse di sposarlo e l’ho sposato
ho desiderato avere una casa “a mia immagine e somiglianza” e l’ho avuta
ho desiderato un’altra casa e l’ho avuta.
Dopo molto tempo ho capito che quel marito non era l’uomo della mia vita e l’ho lasciato
ho perso una casa
ne ho persa un’altra
e ho ricominciato a desiderare
ho ri-desiderato trovare “l’uomo della mia vita” e l’ho trovato
ho ri-desiderato avere una casa e l’ho avuta
Oggi so che potrò ri-perdere tutto un’altra volta.
Ho anche desiderato essere un’artista e non ho potuto esserlo
ho anche desiderato formare una vera famiglia e non è successo
oggi non desidero più nulla e vivo alla giornata
probabilmente non sarò mai un’artista
probabilmente non avrò mai una famiglia
probabilmente non mi risposerò più.
Si vive meglio quando non si desidera perché qualsiasi cosa bella succeda diventa una sorpresa, un regalo…
Mi accorgo che ragiono come una persona anziana… fortuna, sfortuna… chi può dirlo?!