Sempre per la serie “guardiamoci con gli occhi degli stranieri”, riporto un breve frammento di un editoriale letto sul Wall Street Journal. L’intero articolo è qui:
“Tales of call-girls and 18-year-olds aside, we can imagine journalists publishing far more important stories about Mr. Berlusconi’s governance—of his relationships with Tripoli and Tehran, perhaps, of the effects of his economic nationalism, of his treatment of immigrants or his broken promises to cut taxes—that might also damage what he suddenly imagines to be his pristine reputation.”
Per chi non mastica tanto l’inglese: l’articolista deduce che i giornalisti possano avere cose più importanti da pubblicare su Berlusconi, e altrettanto lesive per la sua reputazione – le sue relazioni con Tripoli e Teheran, gli effetti del suo nazionalismo economico, le sue promesse non mantenute di tagliare le tasse – rispetto ai suoi affaracci con le signorine.
Com’è evidente che non ci conosce…
Un abbraccio e un caro augurio di buon compleanno a questo ragazzo fortunato!